giovedì 23 maggio 2013

Kevin Warvick e microchip nella città di Rovereto a maggio 2010

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TG2 - Kevin Warvick a Rovereto a maggio 2010
 




Dopo la convention a Rovereto (TN) del 27 maggio 2010, in  cui l'ospite d'onore era Kevin Warvick, "stranamente", c'è stata la decisione di adibire la ex manifattura tabacchi della città della Quercia (che oramai è in disuso che si trova in viale Verona) in un laboratorio di neuroscienza per impiantare microchips (o elettrodi) negli animali. Lo scopo finale è fondere l'uomo con la macchina e in questi TG nazionali, compare il nome di Kevin Warvick omonimo di  Kerr Warvick che generò un grosso squilibrio ambientale nel mondo animale ibridando due differenti tipi di ape. Quel Warvick, era convinto di ottenere un'ape che producesse più miele, più forte e resistente; invece ottenne un'ape denominata "ape africanizzata" (o ape assassina) che è molto aggressiva a differenza delle miti e millenarie api europee e che tra l'altro, non attaccano nemmeno così aggressivamente gli apicoltori perchè sanno instaurare una certa convivenza con essi. Kerr Warvick ha creato un' ape molto percolosa che uccide le vecchie api millenarie e che attacca l'uomo. Speriamo che Kevin Warvick che compare in questi  TG nazionali, non voglia ripetersi come il suo omonimo e creare un altro disastro continuando a portare avanti i suoi piani di ibridazione uomo/cyborg. I microchips entrano nella possibilità di esser il marchio della bestia (666)? Basterà solo attendere e lasciarlo fare per appurare in un futuro non molto remoto se anche questo Warvick risulterà additabile di un disastro come il suo omonimo che ha ibridato le api e da cui poi hanno tratto un film che si chiama Swarm; nel frattempo, si scopre grazie al Tg2, che la moglie non ha più molta simpatia per il marito che sembra ostinatissimo nei suoi esperimenti.

Nell'articolo del quotidiano il Trentino Corriere delle Alpi,si parla di microchip innestati in vermi. Per capire che tipo di vermi sono, bisogna cliccare qui e attenersi al fatto che sono vermi con addirittura 200 neuroni. Esistono micro impianti di varia grandezza, forma,  spessore e dimensione. Il più piccolo al mondo è di 0,05 millimetri X 0,05 millimetri della Hitachi (Japan) che lavora su 38 caratteri univoci e tutto ciò grazie alla nanotechnology. In un vermiciattolo con circa 200 neuroni come il nemadoma se ne potrebbero piazzare molti di questo chippini. Per chi ha letto questo mio post fino qui, risulterà molto duro e faticoso arrendersi all'idea che per colpa di Governi occulti e organizzazioni di potere, diversi esseri umani sono stati "microchippati" delinquenzialmente e fraudolentemente e ogni giorno soffrono la presenza di questi micro impianti innestati in maniera delinquenziale attivabili a distanza grazie a delle "low frequency" e molto spesso, non si riescono nemmeno ad individuarli con T.A.C. in R.M.N., Risonanza magnetica oppure con ecografie sulle parti molli e sarebbe consono usare altri strumenti di rilevazioni, quali frequenziometri e/o magnetometri come fece l'americano Roger Leir. Bisogna trovare altre strategie per individuarli, a costo di creare una sorta di visore simile ad un visore notturno e aggiungervi un frequenzimetro, un magnetometro o qualsiasi altro mezzo che non sia la solita Tomografia Assiale computerizzata che è ben famosa anche per chi impianta e non vuole farli riconoscere ai tachisti più ferrati in materia e che vogliono assolutamente scovarli perchè ancora attenti all'altrui salute.
Si ringraziano i quotidiani trentini sottostanti, per aver aggiunto negli articoli il nemadoma ed aver permesso al blogger, di effettuare ulteriori ragionamenti e approfondimenti con nuovi quesiti su come poter rilevare microchips innestati fraudolentemente e che  hanno spessore e dimensione troppo piccolo e deliberatamente occultati con magari attorno al ripieno un "qualcosa" che deve sembrare materia grigia. Ci vogliono altri strumenti e altre idee e attualmente l'Italia ha troppi "cervelli in fuga" e chi resta qui, diviene sempre più passivo, distratto e svogliato e non arriverà mai lontano, semmai, resterà chiuso in un ufficio grande uno sgabuzzino attendendo il 27 del mese. Assurdo essersi portato a Rovereto un elemento del genere e vedere le folle, sorridere e appagarsi delle meravigliose ricerche di Warvick senza tra l'altro immaginare, che potrebbero avere paesani molto più vicini di quanto immaginano che hanno ancora cicatrici e "bigiotteria" sottocutanea e che essi stessi emarginano e disprezzano, continuando ad andare a Messa ogni Domenica. Ancora grazie alle due testate giornalistiche trentine dei due differenti quotidiani trentini nelle due sedi roveretane, che dopo richiesta hanno acconsentito nel lasciare un briciolo di libertà di movimento al blogger e scansionare qualche loro articolo, agevolando la ricerca.
Come diseva me nono : "Con la lengua en boca se và dapertut".

TRENTINO Domenica 03/10/2010
 LE SCIMMIE per studiare il CERVELLO  

All'istituto di TECNOLOGIA di Rovereto una nuova frontiera della ricerca. Institute of Technology Rovereto a new frontier of research. MICROCHIP nel CERVELLO (nella ex manifattura tabacchi).

  • ITA) Rovereto è una tranquilla città della regione Trentino Alto-adige. Rovereto ha una posizione strategica ideale. Rovereto è una città molto pulita e molto ordinata nell'alta Italia.
  • ENG) Rovereto is a quiet town in the region Trentino-Alto Adige. Rovereto has a strategic position. Rovereto is a city very clean and very tidy in northern Italy.

l'Adige Martedì 12/10/2010

l'Adige 16-04-2011

Trentini con elettrodi (o microchip) impiantati nel cervello per curare il morbo di Parkinson - o meglio - cercare di alleviarne le sofferenze con la tecnica DBS (Deep brain stimolation) che hanno firmato un consenso come nel filmato sovrastante la stessa americana di nome Diana e non vi è alcuna Violazione della Convenzione di Norimberga a differenza di altri esseri umani che sono impiantanti con forza, violenza, delinquenza e con il benemerito tacito delle Istituzioni che direttamente o indirettamente sono colluse in una "cover-up". Dall'articolo de nostro l'Adige, emerge che i primi trentini a farsi micro impiantare furono Remo Coser e Renzo Pedrotti nel 1998 nella confinante Austria ed esattamente a Innsbruck. 

N.B. il filmato sottotitolato in italiano da Konstantin con protagonista l'americana Diana è stato bannato dal tubo, ma ve ne sono copie su internet. Questa censura è molto sospetta.




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